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      Sia questo un dono o una rapina degli anni, produce ad ogni modo una specie di pratica, se non filosofica, tranquillità, che con dispiacer s'interrompe. Alla avanzata stagione nella quale io mi trovo, questa è più necessaria che ad ogni altra: onde io per conservarla al possibile procuro nel presente caso di travederne a bello studio qualunque circostanza che potesse per avventura turbarla e mettermi forse nel pericolo, da me sommamente abborrito, di diventare ingrato a chi pubblicamente professa di volere onorarmi.
      Sono impazientissimo di vedere il quarto tomo de' salmi. La signora Eleonora ci avvisò d'averlo da V. S. illustrissima ricevuto, ma d'indi in qua non ne sappiam più novella. Cotesta signora è per altro diligentissima: onde convien che l'occasione d'inviarlo le sia mancata: disgrazia molto ordinaria. Mi lusingo che la troverà col ritorno d'una spedizione fatta ultimamente da questa a cotesta Corte. Addio, mio caro signor don Saverio. Per non farle ingiuria dopo sì convincenti prove della sua costante amicizia, mi astengo di ricordarle che m'ami: ma la prego bensì di credere ch'io sarò come deggio eternamente.
     
     
     
      2007
     
      AL BARONE D'AIGALLIERS - BASTIA DI CORSICA
     
      Vienna 13 Aprile 1772.
     
      La gratuita obbligantissima parzialità che V. S. illustrissima dimostra per gli scritti miei e la convincente prova che si compiace inviarmene nella leggiadra sua versione della mia canzonetta A Nice, non hanno minor dritto a solleticar la mia vanità che ad esigere la mia più sincera riconoscenza.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Eleonora Corte Saverio A Nice