Pagina (671/1264)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Vi dirò dunque che non mi sodisfa punto quel vostro un poco meglio intorno alla salute. Cotesto un poco meglio è molto poco per intraprendere quegli studi a' quali il vostro genio violentemente vi chiama e da' quali vi sarà più facile per alcun tempo di astenervi del tutto che trattarli con moderata applicazione, siccome più facile è l'evitar le occasioni che combatterle e superarle. Quando poi una savia regola di vita, un lungo riposo, e qualche innocente medicamento come l'uso del latte o l'assistenza di qualche aria benefica vi abbiano resi gl'interrotti vantaggi della gioventù, allora pretenderò da voi qualche fisico poemetto che istruisca e diletti, avendo osservato, da quello che vi piacque comunicarmi, che a questo, più che ad ogn'altro genere di poesia, è portato il vostro talento. Tutta la Natura vi fornirà di soggetti ameni, meravigliosi e sublimi. Gli astri, le meteore, la terra, il mare saranno i tesori inesausti delle vostre Muse, alle quali potrete abbandonarvi senza rimorso, avendovi liberato la Providenza dalla lagrimevole necessità di mendicare i favori della fortuna per le inamabili, disastrose ed intricate strade bagnate dagli oscuri sudori degli affannati seguaci di Giustiniano o d'Ippocrate.
      Direi molto di più se la mia testa non protestasse: onde finisco protestandomi anch'io.
     
     
     
      2025
     
      A VINCENZO CAMILLO ALBERTI - BOLOGNA
     
      Vienna 17 Giugno 1772.
     
      Da monsignor Garampi, nunzio apostolico per Polonia, mi fu consegnato un piego con una vostra lettera data di Bologna il giorno 25 di febbraio del corrente anno: e ciò nella scorsa settimana, nella quale il detto prelato è giunto in questa Corte.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Natura Muse Providenza Giustiniano Ippocrate Giugno Garampi Polonia Bologna Corte