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      La lettera del Lusis mi fu richiesta di commissione da un negoziante di Vienna, e gli fu da me consegnata. Tutti i salutati vi risalutano. Io riverisco simul et in solidum quanto costì vi appartiene, e sono con l'ereditaria mia rispettosa tenerezza.
     
     
     
      2049
     
      AD AGOSTINO GERVASI - GALLIPOLI
     
      Vienna 5 Novembre 1772.
     
      L'eloquente filosofica orazione del signor Murena era da me stata attentamente letta, quando per mezzo di madama Böhme me ne giunse il secondo esemplare, che mi ha obbligato con nuova attenzione a rileggerla. La rinnovata lettura mi ha confermato nel concetto già prima da me stabilito intorno all'elevato talento ed alla non comune dottrina dello scrittore, ed ha poi dolcemente solleticato il mio amor proprio la savia ed obbligante vostra lettera che l'accompagna, poiché trovo in essa il mio perfettamente d'accordo col vostro giudizio. Lo stile del giovane oratore è concinno, nobile, armonioso, e non si trova in esso minor ubertà di pensieri che di parole. Cade, egli è vero, di tratto in tratto, come voi, monsignor riverentissimo, avete magistralmente osservato, in qualche rincrescevole oscurità; ma questo è un brutto effetto di una bella cagione. Il genio dell'autore per natura inclinato al grande ed al sublime lo cerca, e per lo più lo ritrova nell'uso delle proporzioni universali ed astratte che, formate dal complesso d'infiniti particolari in un sol centro ristretti, incantano i lettori che si compiacciono e dello scrittore e di se medesimi per le molte verità che discoprono in una sola che leggono.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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