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      Vorrebbe quindi ella ch'io le formassi un pieno, esatto e minuto catalogo d'ogni mio lungo o breve componimento, guarnito della notizia cronologica del loro nascimento, della prima pubblicazione, del teatro, del maestro di musica, dell'occasione per cui fu scritto e d'ogni più minuta circostanza che possa servir di lume alla storia de' miei peccati e de' miei pentimenti: ed esigerebbe finalmente che in ogni mio dramma si trovassero assegnati i luoghi che debbono occupar sul palco gli attori nel tempo della rappresentazione: e dove, e quando, e come debbano essi cambiarli, se il verisimile ed il comodo dell'azione il richiede: scienza tanto necessaria quanto ignorata da tutta la schiera canora, e che oscura e deturpa negletta (come egregiamente ella osserva) qualunque più ordinato e più splendido dramma. Or come può mai suppormi V. S. illustrissima tanto a quest'ora robusto, tanto affatto disoccupato, e tanto eroicamente paziente ch'io possa sottopormi a così lunghe, così ingrate, così spinose fatiche? Se sedotto dalla paterna debolezza io trascorressi inconsideratamente a prometterlo, non si fidi di me, riverito signor don Michele, perché la mia insufficienza mi costringerebbe senza fallo a tradir la sua espettazione. Sicché sia ben certissimo della mia infinita riconoscenza per le amorose sue parziali intenzioni, ma se non sono abile ad approfittarmene mi compatisca e non m'accusi: e faccia uso (se ancora è in tempo) di quei suggerimenti che la mia gratitudine non ha permesso ch'io taccia, per prevenire i danni a' quali ella per troppo amarmi pensa generosamente d'esporsi.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Michele