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      Ho tutto letto avidamente l'Elogio del consigliere Fragianni, scritto da cotesto degnissimo ministro signor Stefano Patrizi con una seduttrice facondia che non mi ha permesso d'interromperne sino al termine la lettura. L'invidiabile familiarità con la quale egli tratta l'aureo linguaggio del secolo d'Augusto, l'ordine limpidissimo de' suoi raziocinii, l'acume e la dottrina d'onde nascono i suoi pensieri e le amabili qualità del suo cuore, che in questi chiaramente traspariscono, mi hanno interamente occupato. Né poco ha conferito al mio diletto il sentir rammentar persone da me in gran parte ne' più ridenti anni miei costì conosciute, rispettate ed amate. Ho incominciato a leggere la prima delle savie sue consultazioni: né desisterò finché non le abbia tutte interamente ammirate. Son gratissimo a V. S. illustrissima di avermi arricchito d'un tal tesoro, e la supplico di attestare all'illustre scrittore la vera ossequiosissima stima da me concepita per chi onora al par di lui la repubblica letteraria e la gloriosa sua patria.
      Del salmo magistrale dell'insigne signor Cafaro non tocca a me di parlare: esso è un acquisto di ragione della signora Martines, e non mio. Essa n'è invasa. Lo sonò e cantò interamente nel riceverlo, me presente: e le parve troppo corto. Ne abbiam poi replicata con più riflessione la prova, ed ella asserisce d'avervi trovate nuove meraviglie, e se ne propone il continuo studio per procurarsi qualche progresso nella scienza dell'armonia. Mi commette di render grazie senza fine a V. S. illustrissima della sua generosa attenzione: come gliele rendo anch'io per il sensibil piacere che mi ha procurato.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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