Pagina (816/1264)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      La signora Martines ed io siamo a V. S. illustrissima gratissimi del prezioso dono, di cui faremo ben frequente e dilettevole uso procurando che ne sia ammirato da chi è capace di conoscerne il grande e distinto pregio. Addio, amatissimo signor Mattei: si conservi all'onor delle lettere, e mi creda costantemente.
     
     
     
      2167
     
      A CARLO CASTONE DELLA TORRE DI REZZONICO - PARMA
     
      Vienna 20 Ottobre 1774.
     
      I tre nitidi ornatissimi libretti de' quali è piaciuto a V. S. illustrissima di arricchirmi annunciano con la loro esterna eleganza le preziose merci di cui son essi custodi. Io gli ho scorsi con avidità, che si è giustificata ed accresciuta leggendoli: e mi sono compiaciuto di me medesimo, che da un solo suo breve componimento seppi misurar già alcuni anni sono tutta la mirabile estensione de' suoi sublimi talenti. I versi suoi e le sue prose (con essempio poco fra' nostri colleghi comune) si contendono la preminenza. Ostentan quelli in tal guisa il proprio loro poetico carattere che, se altri gli esponesse alla prova proposta da Orazio trasponendone le parole e confondendone l'ordine e le misure, Invenias etiam disjecti membra poetae: sanno le altre gareggiar coi primi di vivacità, di splendore, di concinnità e d'armonia, senza restringer punto i privilegi della sciolta eloquenza. E non meno in quelli che in queste apparisce visibilmente non solo la parzialità che ha seco usata la Natura, ma le laboriose altresì, indefesse applicazioni con le quali ha dovuto ella secondarla per fornirsi, come ha fatto, delle numerose pellegrine cognizioni di cui ridondano gli scritti suoi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Martines Mattei Ottobre Orazio Invenias Natura