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      Nulladimeno nel presente ozio mio ho messo in ordine quanto ho di mio non ancor pubblicato, specialmente l'Estratto della Poetica di Aristotile e la Versione in verso sciolto della lettera d'Orazio ai Pisoni, con le sue note; e questi due ultimi lavori mi spiacerebbe solo che rimanessero oscuri. Se potrò vincer me stesso, ella avrà i primi argomenti della mia vittoria. Continui intanto ad amarmi e a conservarsi gelosamente, sicura ch'io sarò sempre con la tenerezza medesima e con la medesima ossequiosa stima.
     
     
     
      2192
     
      AD AGOSTINO GERVASI - NAPOLI
     
      Vienna 8 Maggio 1775.
     
      Con l'ultima vostra obbligantissima lettera data in Napoli il 18 dello scorso aprile voi mi avete fatto gustare, monsignore veneratissimo, uno di quei perfetti e non comuni piaceri che si formano prima nella mente e poscia inondano il cuore. In una così indubitata testimonianza del tenero, costante e gratuito amore d'un vostro pari ho ritrovato un caro e generoso contraccambio del mio: e ne ho misurato l'eccesso dalle traveggole istesse che, sedotto dall'amicizia, soffre il vostro limpido e perspicace giudizio ove di me si tratti e del corto merito mio. Me felice s'io valessi ciò che voi credete ch'io vaglia. Ma pur troppo nella non breve mia vita io vado ogni giorno scoprendo quanto sono scarse le cognizioni acquistate a fronte delle infinite che mi mancano: e ne sono umiliato a tal segno che invidio tal volta la tranquillità de' moltissimi che mi veggo intorno così sodisfatti e fastosi delle loro ricchezze. Ma queste verità non rallegrano, e si corre rischio ostentandole d'esser tacciato di ipocrita umiltà dai profani: onde sian dette sol questa volta in altissimo segreto fra noi, per non aggiungere alla mortificazione della dolorosa scoperta lo svantaggio ancora d'un così vergognoso discredito.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Estratto Poetica Aristotile Versione Orazio Pisoni Napoli