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      È stata ben savia e lodevole risoluzione il cedere (come avete voi finalmente fatto) alle amorose istanze de' congiunti e degli amici, cambiando per alcun tempo la pacifica vostra e per cinque anni interi non mai interrotta residenza, con le tumultuose delizie della fastosa Partenope. La moderata agitazione d'un discreto viaggio ed il respirar di tratto in tratto un ambiente diverso non sono inutili mezzi per conservarsi in salute, e lo spettacolo del portentoso progresso che han costì fatto (come asserite) la magnificenza, la delicatezza ed il lusso somministrerà ampi materiali alle vostre filosofiche riflessioni, onde, prevedendone le funeste inevitabili conseguenze, vi si renderà poi più grato il ritorno al vostro innocente, onorato e pacifico asilo. Voi deplorate a gran ragione la sfrenata regnante licenza nelle massime e nei costumi: questo è il frutto, monsignore riveritissimo, della moderna velenosa ma seduttrice dottrina che pretende di render felice l'umana società sciogliendola da tutti i più sacri e più solidi legami che la formano e la mantengono. È vero che non può eternamente sussistere questo universale stravagante deliro, e che gl'insopportabili inconvenienti ne' quali si andrà necessariamente urtando di giorno in giorno obbligheranno i sedotti or nell'una or nell'altra cosa malgrado loro a correggersi. Ma la cura è lunga, e le molte Olimpiadi ch'io mi sento gravitar sulle spalle non mi permettono la speranza di trovarmi alla resipiscenza. Procurate di ritrovarvici, monsignore riveritissimo, almen voi, debellando a tal fine valorosamente quei leggieri incomodi che defraudano la vostra salute della graduazione di perfettissima.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Partenope Olimpiadi