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      2200
     
      A DOMENICO CERULLI - NAPOLI
     
      Vienna 10 Luglio 1775.
     
      Nella lettura dell'ultima leggiadrissima ode di cui si è compiaciuta di farmi parte, mi ha V. S. illustrissima somministrato un convincente argomento della solidità de' prognostici ch'io feci de' suoi poetici talenti fin da' primi saggi ch'io ne gustai. Non solo la chiarezza, la nobiltà del florido stile, ma le ingegnosamente ed opportunamente applicate allusioni mi confermano nella credenza che, quando ella ne abbia l'agio e la volontà, potrà scorrere a suo talento ogni recondito nascondiglio del Parnaso. Me ne congratulo di bel nuovo seco e con me medesimo, e nella espettazion delle occasioni di ripetere a me stesso un così grato piacere, pieno della dovuta sincerissima stima, invariabilmente mi confermo.
     
     
     
      2201
     
      A FRANCESCO GRISI - ALA
     
      Vienna 13 Luglio 1775.
     
      È vero, mio caro signor Grisi, che siamo finalmente nell'estate, e io sarei ingrato alla Providenza s'io non confessassi di risentirne i vantaggi nell'annoso mio microcosmo, per quanto questo n'è capace: ma è ben vero altresì che il passato prolisso inverno di nove mesi si era così fortificato nel suo possesso, che difende ancora alcuna delle sue usurpazioni. L'epidemia delle tossi e de' reumatismi, che si era qui resa universale, cede di mala voglia il campo, e tuttavia protestando e disputando il terreno. Così forse ancora, come voi prevedete, gli eccedenti prezzi de' grani, a dispetto della universale abbondanza, non diverranno facilmente discreti: mercé l'avidità de' malvagi, de' quali ha sempre il mondo maggior numero che de' buoni.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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