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      Ho spiegato l'onorevole carattere di ambasciador di V. S. illustrissima con la gentilissima signora contessa Figuerola, e la mia eseguita commissione è stata per me un visibile acquisto di merito appresso di lei. Ed essa e tutti gli altri che la frequentano m'incaricano di renderle il dovuto contraccambio della sua obbligante memoria. Non si stanchi intanto ella di riamarmi, e continui a credermi con la più sincera, grata e rispettosa stima.
     
     
     
      2209
     
      A FRANCESCO GRISI - ALA
     
      Vienna 2 Ottobre 1775.
     
      Non vorrei, amatissimo signor Grisi, che voi secondaste troppo la nostra senile ipocondriaca inclinazione, che cerca e trova in tutti gli oggetti più felici e ridenti qualche motivo d'afflizione. Rendiamo grazie al benefico Datore della comoda stagione e delle abbondanti ricchezze delle quali ci è prodiga la terra: facciamo quell'uso che possiamo de' doni suoi, e non pensiamo con tanta cura ad accrescere la nostra miseria, la quale è la dote inevitabile dell'umanità, e non ha bisogno dell'opera nostra per tormentarci, e per alcuni temperamenti si corre il rischio di cadere in una tenebrosa confusione troppo ruminandola, e di rendere inabile alle sue operazioni quella ragione che dee servirci di guida. Vi avverto di un pericolo al quale sento che sono esposto io medesimo: onde stiamo sulle difese.
      È per altro crudele questo dispotico arbitrio di stampar le mie lettere senza il mio consentimento, anzi contro le pubbliche mie proteste! Io sono stanco di lagnarmene. Addio, caro signor Grisi, riverite e rendete grazie della parzialità loro a cotesti vostri cortesi amici, che io conto fra i miei, e credetemi sempre con l'antica gratitudine e tenerezza.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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