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      A GIUSEPPE ROVATTI - MODENA
     
      Vienna 4 Ottobre 1775.
     
      Avrebbe bastato una lettera scritta di vostra mano, carissimo signor Rovatti, per mettere in moto tutta la mia tenerezza per voi: or pensate quale sia stata l'efficacia di quella che ricevo da quest'ordinario, ridondando essa di amorose espressioni che mi fanno conoscere ad evidenza quali siano a mio riguardo le costanti disposizioni del vostro bel cuore, in cui conto per mia invidiabil fortuna il trovarmi così vantaggiosamente alloggiato. Fortuna ben poco comune, perché poco comunemente si ritrova altrove la grata, generosa e candida sensibilità del vostro.
      Io sempre vi ho paternamente amato ed ammirato le rare qualità de' vostri talenti, e ritrovo sempre di giorno in giorno in voi ragioni di alimentare e di accrescere l'amor mio. La maturità del giudizio, che chiaramente si palesa in questa ultima vostra lettera, mi assicura che, impiegate da così saggio maestro le facoltà delle quali la Natura vi ha parzialmente fornito e che l'indefessa applicazione ha di così preziose merci arricchite, dovran produrre necessariamente opere utili non men che gloriose. Già mi piace moltissimo la nuova vostra propensione allo studio botanico, perché, essendo esso così analogo a quello degl'insetti, non vi fa uscir di cammino, anzi seconda quello già da voi da lungo tempo intrapreso, in cui tanto già vi trovate lodevolmente inoltrato.
      Questa non facile costanza è necessaria alle grandi imprese, e come altre volte credo d'avervi detto fastidientis stomachi est plura degustare.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Ottobre Rovatti Natura