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      A GIUSEPPE DE RICHARD - GORIZIA
     
      Vienna 15 Novembre 1775.
     
      Prevenuto dal signor baron Terzi nel presentare alla signora contessa Figuerola il signor conte abate Strasoldo, tanto ho io perduto del contento che avrei provato nell'eseguire un riverito comando di V. S. illustrissima, quanto ha guadagnato il raccomandato nel cambio dell'introduttore. Procurerò di ristorarmi de' miei danni raddoppiando la vigilanza mia nel cercar le occasioni di accreditare appresso di lui, se non la mia facoltà, il vivo desiderio almeno di non essergli affatto inutile servitore: tanto più ch'io mi sento a ciò tenuto non solo dagl'indispensabili doveri di commissario. ma dalla gratitudine altresì della quale io sono a nome proprio debitore a chi mi ha tanto obbligato e recandomi una così cara ed affettuosa lettera ed assicurandomi della viva memoria che di me conserva chi la scrisse, ed appagando con esemplare compiacenza tutte le mie amorose curiosità intorno al prospero presente stato di salute e d'umore che da lei costantemente si gode, e soprattutto descrivendomi l'invidiabile contraccambio e di stima e d'amore che costì visibilmente regna fra V. S. illustrissima e tutti gli ospitali gentilissimi abitatori di cotesto felice soggiorno. In virtù della verace amicizia che a lei mi unisce, a me pare d'essere a parte di ogni sua ridente vicenda: anzi, secondato dall'efficacia della fantasia poetica, credo quasi d'aver fatto numero anch'io tra i fortunati seguaci della degnissima signora contessa Störck nel delizioso viaggio di cui V. S. illustrissima a gran ragione si vanta.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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