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      Non certamente il merito dell'omaggio ma la pronta ubbidienza mia ha ottenuto in iscritto, in voce ed in atti d'imperiale munificenza tali segni di gradimento dalla mia generosa sovrana, e così superiori alle mie speranze, ch'io non so ancora riavermi dalla mia confusione, e questi, con l'aggiunta della cura impostami di far pubblicare con le stampe questo tardo frutto del mio esausto terreno, non è maraviglia che abbiano intieramente assorbita fin'ora tutta la mia sempre, ed or più che mai, circoscritta attività.
      Dopo questa mia giustificazione di non aver io legittimamente potuto né leggere né scrivere altra cosa fin'ora, io le rendo in primo luogo grazie del beneficio ch'ella già mi ha fatto narrandomi le tenebre in cui ella si è trovata nelle ricerche de' certi e solidi principii della musica: poiché l'esempio d'un suo pari scema la mortificazione da me provata nel medesimo tentativo, che ho ben presto abbandonato diffidando delle mie forze. L'immensa e dispendiosissima operazione ch'ella si propone d'una nuova ristampa de' drammi miei con le loro più felici musiche e con le inevitabilmente prolisse osservazioni delle quali, per prova delle sue asserzioni, sarà ella obbligata di caricarle, opprime la mia fantasia, che mi rappresenta l'enorme di lei fatica, l'eccessivo dispendio, la poca speranza di rivalersene col numero de' compratori, e più con la dolorosa consolazione ch'io non potrò né pur sollevarla come abile amanuense in questa laboriosa impresa, non permettendomi ormai lo scemato vigore delle mie fisiche forze di pagare esattamente, né men con brevi risposte, i miei debiti a tutti quelli che mi onorano delle lettere loro.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264