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      Renda al signor Bozzaotra a mio nome il dovuto contraccambio dell'obbligante sua memoria: mi continui l'amor suo quanto è possibile a dispetto de' miei difetti, e mi creda costantemente con la più affettuosa, grata e divota stima.
     
     
     
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      A ELEONORA DE FONSECA PIMENTEL - NAPOLI
     
      Vienna 12 Settembre 1776.
     
      La cagione dell'involontaria irregolarità nel rispondere all'antecedente ingegnosa lettera di V. S. illustrissima non merita i gentili ma risentiti rimproveri dell'amabile mia signora donna Eleonora, ma bensì con molta miglior ragione il suo compatimento, del quale se la bontà sua non vuole esser cortese alle poco invidiabili circostanze dell'età mia, io corro evidente rischio di comparire spesso appresso di lei innocentemente colpevole. A quelli impedimenti, che debbono purtroppo andar per me di giorno in giorno naturalmente crescendo, si aggiunse nelle passate settimane anche l'inaspettato obbligo di secondare il desiderio dell'augustissima padrona con una scorsa verso il bosco Parrasio, del quale ho dimenticato le vie; onde pensi di quanta indulgenza ella mi è debitrice.
      Rispondo ora con quella prolissità che vorrei ad entrambe le lettere e specialmente all'ultima portatrice della cantata che ho letta e riletta con attenzione, piacere e sorpresa, ammirando la sua abilità nel poter costringere l'amena sua e ridente fantasia a fabbricarsi immagini così nere, orribili e spaventose. Ella ha conseguito mirabilmente il fine che si è proposto, e chi sa giungere a tanto è sempre degno di lode.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Bozzaotra Settembre Eleonora Parrasio