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      Addio, carissimo gemello, conservatevi gelosamente, se volete conferire alla conservazione del vostro.
     
     
     
      2304
     
      A AIAL MICHELE SABBATO LEVI - SIENA
     
      Vienna 29 Aprile 1777.
     
      Il nuovo saggio de' poetici lavori dell'ingegnoso ed obbligante mio signor Levi mi conferma nella giusta stima da me concepita de' suoi rari talenti e della sua affettuosa parzialità a mio riguardo, che io reputo moltissimo e di cui gli rendo ampio contraccambio. Lo veggo risoluto a seguitar costantemente gl'inviti di quelle seduttrici delle Muse, e non dubito ch'egli ne esigerà tutti i più distinti favori; ma temendo che al solito gli servano d'impedimento a conseguir quelli della fortuna, che nel corso dell'umana vita sono molto più necessari, sento grandissimo rimorso di avergli (com'egli asserisce) comunicata co' versi miei cotesta fiamma poetica che visibilmente l'accende.
      Se il caro signor Levi vuol da me lunghe lettere, conviene che mi presti l'invidiabile sua gioventù: quando egli sarà verso la sera, come sono io, sarà forse più laconico di me.
      Volendo in avvenire onorarmi di sue lettere, abbandoni affatto i cerimoniali di "Molto Ill." ed "Ecc." che qui sono disusati. È più economo lo stile corrente, col quale si soddisfa pienamente ad ogni convenienza scrivendo succintamente "A Monsieur Monsieur".
      Non si stanchi di riamarmi, e mi creda costantemente.
     
     
     
      2305
     
      A DANIELE FLORIO - UDINE
     
      Vienna 30 Aprile 1777.
     
      Il mio, sempre eguale a se stesso, non meno amabile che stimabile signor conte Daniele Florio non trascura occasione che gli si presenti d'onorarmi e d'obbligarmi.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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