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      A LUIGI BERNARDO SALVONI - PARMA
     
      Vienna 10 Settembre 1777.
     
      La vostra gentilissima, signor Salvoni, tanto nitida quanto obbligante lettera, ed il prezioso dono che l'accompagna mi han cagionata la più nuova e la più cara sorpresa che possa immaginarsi. Dopo un secolo di profondo non interrotto silenzio, quando io mi credea escluso affatto dalla vostra memoria, voi mi comparite improvisamente innanzi più parziale e più affezionato che mai, e ricchissimo, a segno di meritare invidia, de' più eletti tesori poetici. Io me ne congratulo non meno con me medesimo che con esso voi, parendomi un nuovo acquisto il ricuperato possesso della vostra benevolenza, la quale è tanto ora più degna d'essere ambita quanto è ora più distinto il luogo al quale avete saputo sollevarvi in Parnaso. Mi sono tanto compiaciuto nella intera lettura del vostro volume, e tutto mi ha contentato a tal segno, che mi son trovato costretto a riconciliarmi col verso sciolto, non creduto da me per l'innanzi atto ad essere impiegato se non se nelle materie didascaliche o in qualche familiarissima lettera. Ripeterò la lettura, attendendo intanto il secondo volume che mi promettete, e compiacendomi delle confermazioni dell'amor vostro, che perfettamente contraccambio con quella affettuosa, devota ed accresciuta stima con la quale mi confermo.
     
     
     
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      A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - BOLOGNA
     
      Vienna 26 Settembre 1777.
     
      La ferma e nitida scrittura della carissima vostra ultima lettera del 15 del corrente, il festivo umore che vi regna, ed i lieti vostri simposii che in essa mi descrivete, se non mi ricompensano in tutto, mio caro gemello, della viva afflizione che mi ha cagionato la notizia della fiera e dolorosa burrasca che ha sofferta poco fa la vostra salute, mi assicurano almeno che cotesto improvviso assalto, valorosamente da voi sostenuto, è stato minore del vostro vigore, e che non ha fatto impressioni nella vostra macchina che ne disturbino l'equilibrio.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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