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      Mi conservi a dispetto di questa la sua benevola propensione, e continui a credermi con la dovuta ossequiosa stima.
     
     
     
      2407
     
      A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - BOLOGNA
     
      Vienna 14 Dicembre 1778.
     
      Sulla speranza che le mie affezioni isteriche facessero qualche parentesi alle loro impertinenze, delle quali sono in possesso, ho differito qualche giorno la risposta alla affettuosa vostra lettera del 27 dello scorso novembre, affinché non comunicasse a voi qualche parte del mio umor pavonazzo lo stile dello strappazzato scrittore: ma vedendo che la parentesi non viene, a dispetto de' tumulti de' nervi miei vi rendo grazie alla meglio delle grazie che voi mi rendete de' saluti e degli abbracci per mezzo del signor abate Panzini, a cui, quando saprò ch'egli sia al termine della sua peregrinazione, io ne manderò in Napoli prolisso ringraziamento. Mi piace sommamente ogni vostra rassomiglianza con me come circostanza che autentica la nostra gemellaggine, ma non vorrei per cosa del mondo che mi rassomigliaste ne' cancherini, perché aggiungendo al doloroso eroismo di soffrirli anche l'inevitabile afflizione di compatirvi, si accresce a dismisura il malanno. Conservatevi gelosamente almen voi, per aver cura di me. Alla impareggiabile signora marchesa Pepoli Spada esponete, qualificandole col vostro mezzo, le mie ossequiose riverenze, e ditele ch'io sono sensibile al cortese gradimento ch'ella mostra della inefficace voglia che avrei di farmi qualche merito con esso lei. Invidio la buona sorte del degnissimo nostro padre Francesco Maria da Bologna, e vorrei far numero nel genial simposio che gli preparate.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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