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      Io vo preparando le sincere congratulazioni che replicherò più volte a' riveriti ed amabili coniugi, ed in casa loro ed in quella della signora contessa di Figuerola, dove poco si parla tedesco, e dove ho già avuta la sorte d'incontrare una volta, e spero d'incontrar sovente, la gentile, obbligante, vivace ed ornatissima signora contessa Zanardi. Sollecito co' voti i miei auguri, e pieno del dovuto antico rispetto riverentemente mi confermo.
     
     
     
      2442
     
      A CESARE OLIVIERI - TORINO
     
      Vienna 24 Giugno 1779.
     
      È un obbligantissimo tratto dell'innata sua gentilezza la cortese cura di V. S. illustrissima d'informarmi dell'onorevole impiego a cui l'ha promossa la giustizia del suo illuminato sovrano. Una così grande e pubblica testimonianza del di lei merito conferma l'idea ch'io già ne avea antecedentemente formata: onde me ne congratulo non men con me medesimo che con esso lei. Abbandoni pur coraggiosamente le nove capricciose sorelle. Esigono esse l'intero sacrificio di se stessi da' poveri loro seguaci, e credono d'averli prodigamente premiati con un infecondo e sempre dall'invidia acerbamente conteso misero ramuscello d'alloro. Spero che le nuove sue gravi ed utili occupazioni non mi defrauderanno di tutta la sua reminiscenza: siccome io in qualunque sua o mia situazione non cesserò mai d'essere invariabilmente.
     
     
     
      2443
     
      A CESARE LUCCHESINI - VIENNA
     
      Di casa 30 Giugno 1779.
     
      Lessi ieri con ammirazione eguale alla compiacenza il bellissimo elogio che (volendo esaltar me) fa de' propri talenti e della propria dottrina, non meno in versi che in prosa, il valorosissimo signor marchese Lucchesini.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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