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      La passata ostinatissima siccità e l'orribile scoppio del nostro magazzino di polvere sono stati men funesti di quello che si è temuto. La carestia che si aspettava non è venuta, e l'immensa strage ne' primi momenti annunciata si è ristretta alla fatalità di una sessantina d'infelici ed alla ruina d'una sola casa vicina al magazzino suddetto. Ed il nostro adorabile augustissimo ha dimostrato in questa occasione tutta la grandezza dell'umano suo, tenero e paterno cuore. Si è immediatamente inoltrato fra le ruine nulla curando il suo rischio, animando tutti con l'autorità, con l'esortazioni, con le preghiere, coi doni, e molto più con l'esempio, a soccorrere i miserabili che potevano ancora essere assistiti, e con tal premura ed affetto che ha mosso tutti i presenti ad un pianto universale di tenerezza e d'ammirazione.
      Sono all'estremo sensibile alla notizia della perdita che si è fatta del nostro Bizzarrini: perdita ben difficile a ristorarsi, perché la sua profonda dottrina ed i suoi rari talenti e le tante sue virtù sociali l'hanno sempre meritamente distinto. Voi con la vostra reticenza a proposito del suo stoicismo mi avete inspirato il desiderio che nasce in voi nell'esaminarlo.
      Addio, caro amico: la lettera è già per me troppo lunga, prerogativa della presente mia gioventù. Non vi ricordo d'amarmi perché vi farei torto; ma non posso negarmi il piacere di replicarvi ch'io sono con l'antica tenerezza e col dovuto rispetto.
     
     
     
      2450
     
      A LEOPOLDO CAMILLO VOLTA - MANTOVA
     
      Vienna 9 Agosto 1779.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Bizzarrini Agosto