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      La medesima esattissima esecutrice finalmente, senza interrompere il suo gradito impiego, mi fece ascoltare le due leggiadre sonatine, figlie visibilmente legittime della mente del mio caro gemello: e me ne compiacqui a segno che ho risoluto di risentirle assai spesso, ma dalla medesima mano, perché stimerei sacrilegio il deturparle con l'imperizia delle mie, che, prive del necessario esercizio, secondano imperfettamente la poca teorica della quale ho potuto provedermi. Il merito d'entrambe è eguale, ma quello della prima in gsolreut naturale, appresso di me ha qualche vantaggio su quello della sorella minore.
      Se la mia testa lo permettesse, farei qui un prolisso rendimento di grazie, ma, già ch'io non posso, leggetelo voi nel mio cuore, dove da tanto tempo abitate: pagate i miei debiti con le care e venerate persone che costì di me si ricordano: non mettete così spesso a cimento coi vostri doni seduttori la mia troppo a me necessaria moderazione, e continuate a credermi con l'invariabile mia grata tenerezza.
     
     
     
      2501
     
      A TOMMASO DE YRIARTE - MADRID
     
      Vienna 25 Aprile 1780.
     
      La somma gentilezza che anima l'obbligante foglio di V. S. illustrissima, resemi dal degnissimo signor suo fratello insieme col magnifico, per l'elegante sua forma, e prezioso volume, per la eletta merce che contiene del mirabile di lei poema sopra la musica, è un'amabile qualità che perfettamente s'accoppia con le tante altre invidiabili che han concorso a formare in lei un di que' rarissimi viventi, quos aequus amavit Jupiter.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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