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      Pagate, vi prego, costì i tanti debiti de' quali mi carica la gentilezza de' miei benevoli, e credetemi sempre più che mai il vostro.
     
     
     
      2517
     
      AD ANTONIO GREPPI - MILANO
     
      Vienna 4 Settembre 1780.
     
      La riveritissima di V. S. illustrissima del 28 di luglio, alla quale rispondo, mi fu recata e lasciata in casa nella scorsa settimana dai signori don Giacomo e don Paolo suoi degnissimi figliuoli, che io ebbi il contento di vedere il dì seguente nel loro alloggio, e sentii subito ne' loro aspetti la gran porzione ch'essi hanno sull'animo mio dell'ascendente paterno. Gli abbracciai teneramente ed offersi loro, col più sincero dell'animo, tutta la pronta ma poco utile servitù mia, rallegrandomi moltissimo che la loro partenza non sarà così sollecita come mi avean fatto temere i poco informati. Nel tempo medesimo (ma non già da loro) sono stato instruito dalla nostra pubblica gazzetta alemanna degl'indubitati segni che han dati i nostri illuminati sovrani della giusta considerazione in cui tengono la persona di V. S. illustrissima tanto al lor real servigio ed al pubblico comodo vantaggiosa, decorandola con la croce del regio ordine di Santo Stefano e con altro da lei antecedentemente meritato titolo: de' quali, in virtù di stima, di debito e d'amicizia, pare a me quasi d'essere a parte, a dispetto delle tarde mie congratulazioni. Ma questa mia involontaria omissione non mi sarà certamente da lei recata a colpa, conoscendo ella troppo il cor mio. Mi continui dunque la benevola sua propensione e padronanza, siccome io continuerò sempre ad essere col solito gratissimo ossequio.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Settembre Giacomo Paolo Santo Stefano