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      Mi affligge la situazione dell'eccellentissimo signor marchese della Sambucca e la crudele angustia per la perdita del degnissimo suo padre. So che egli è fornito di tutte le cristiane e filosofiche virtù per sostenersi ad urti così terribili, ma so che queste non bastano per liberar la natura dal risentire le scosse. Compatiamolo insieme, ma guardiamoci di funestarlo con funebri uffici importuni. Qui noi siamo ancora in provincia: il nostro adorabil sovrano è tuttavia in Francia, ma fra otto o dieci giorni speriamo di ricuperar la sospesa graduazione d'abitatori della residenza imperiale. Intanto per novella degna d'osservazione vi dirò che noi siamo entrati quest'anno nei giorni canicolari con un freddo d'inverno, e che poi la notte passata abbiamo creduto impazzare per l'eccessivo calore. Vedete una prova del nostro stordimento nel bell'ordine di queste righe ineguali. Addio, mio caro don Saverio. Continuate ad amarmi anche stordito, e non cessate mai di credermi il vostro devotissimo servo ed amico.
     
     
     
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      A LEOPOLDO CAMILLO VOLTA - MANTOVA
     
      Vienna 6 Agosto 1781.
     
      Riconosco tutta la sensibilità della vostra gelosa amicizia nell'indignazione che dimostrate, dilettissimo signor Volta, nel comunicarmi la canzonetta della Vita umana, pubblicata in istampa a mio nome in Firenze. Io non ho il merito di averla composta, ed avrei rimorso d'usurparlo; onde mi farete cosa gratissima non facendo ignorar agli amici a qual segno io abborrisca il carattere di plagiario. Non so per qual mia non procurata fortuna tanti generosi poeti s'impieghino ad aiutarmi a far figliuoli: le imperfezioni de' miei legittimi e naturali (non tutte da me travedute) bastano e soverchiano a turbar la mia tranquillità, senza addossarmi l'incarico di contar fra i propri i doveri altrui; ma l'esperienza mi ha fatto conoscere che questo è un morbo del genere della podagra, qual non ammette altro rimedio che quello di gridare e soffrirlo.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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