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      Io sto in apparenza come mi avete lasciato, ma sento in effetto che l'età non trascura meco i suoi dritti. Alla cara metà ed al signor balì Ricci rendimenti di grazie e riverenze senza fine. La Nandel e tutta la casa Martines vi bacia riverentemente le mani, ed io con la solita dovuta ossequiosa stima mi confermo.
     
     
     
      2578
     
      A GIUSEPPE CERRETESI - NAPOLI
     
      Vienna 5 Settembre 1781.
     
      Sono uno sforzo della amorosa mia gratitudine, carissimo mio signor Cerretesi, le poche righe che ricevete in risposta della vostra meravigliosa lettera del 17 luglio, non prima di quattro giorni fa da me ricevuta gravida di ricche merci e galliche e toscane: fra i molti pregi delle quali (ch'io ammiro) il più gradito è la prova incontrastabile che mi somministrano del florido vigore del vostro spirito, che arditamente si affronta con gl'infiniti incomodi fisici che vi perseguitano, e ne trionfa. Ah se poteste comunicarmene una parte (come so certo che fareste potendo) quante cose vi direi! ma i miei stiramenti de' nervi, particolarmente della testa, accresciuti dalla ardentissima estate non mai più provata in queste regioni e degnissima della barbara Cirene, affliggendoci giorno e notte ostinatamente senza respiro non giungesse da un mese e mezzo a limitarci anche la facoltà di pensare, ma non quella mai di ammirarvi, d'amarvi e di essere sempre.
     
     
     
      2579
     
      A MARIA ROSA COCCIA - ROMA
     
      Vienna 6 Settembre 1781.
     
      I suoi comandi, gentilissima signora Maria Rosa, mi fan vedere l'errore nel quale ella vive credendomi vegeto e robusto ed atto a frequentar la Corte ed i grandi.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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