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      Io ho bisogno dell'una e dell'altra: e con questo titolo (ch'è il più efficace appresso a' suoi pari) ardisco d'esporle brevemente le circostanze del mio stato e d'implorare il suo patrocinio.
      In età di diciannove anni in circa, quando gli impeti giovanili sentono meno il freno della ragione, passando da' rigori d'un aio alla illimitata licenza della vita militare, assediato da seduttori, e privo affatto d'esperienza, contrassi una spezie di segreto matrimonio con persona di condizione eccessivamente ineguale alla mia. Sentii ben presto il rossore del mio trascorso, e, sicuro non meno della mancanza del mio interno assenso che delle circostanze irritanti dell'imperfetto legame, ne avrei immediatamente procurata la giuridica dissoluzione; ma non potendosi questo ottener senza strepito, non ebbi coraggio d'affrontare il disprezzo de' miei pari, l'indignazione de' parziali miei clementissimi sovrani, e più d'ogni altra cosa l'afflizione d'una degnissima e tenera madre, l'amore e le beneficenze della quale meritavano da me meno ingrata corrispondenza. Sì, aggiungerò quindi a questa repugnanza le non interrotte distrazioni del mio mestiere, che mi hanno obbligato a passare diversi anni lontano dalla mia patria, e particolarmente come (all'Eminenza Vostra è noto) in Italia. Avendomi finalmente l'ultima pace restituito all'ozio della casa paterna, convinto che l'onor mio non soffrisse maggior dilazione, dimandai (secondo lo stile) in questa congregazione vescovile lo scioglimento del supposto matrimonio.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Eminenza Vostra Italia