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      Ma questa necessità d'osservare tutto minutamente, benché non volesse o ci mettesse cura, con la longhezza di tempo l'aveva ridotto a tal finezza di giudizio, ch'anco nella religione tra' frati passò la voce, che poi i malevoli hanno anco rinovata ne' suoi ultimi anni, ch'egli avesse un spirito. Vanità che non ha bisogno di confutazione. Da questa radice procedeva quella maniera maravigliosa di trattare con sodisfazzione con ogni sorte di persone, perché immediatemente penetrava la natura, inclinazioni, dissegni, e come perito suonatore ad un sol tocco fa giudizio dell'instromento, cosí con far parlar le persone, con prestezza ammirabile conosceva i fini, gl'interessi, la portata, le risoluzioni negl'affari, le risposte che dariano. E regolava se stesso nel procedere, sí che avendo trattato seco di tutte le qualità di persone e di tutte le regioni, prencipi, sudditi, grandi, mediocri, non si trovarà forsi ch'al partire non sia restato con altretanta ammirazione, come con senso e col concetto e testificazione che 'l padre Paolo fosse un grand'uomo.
      Di questo fonte procedeva quella velocità di sapere immediatamente rispondere a tutti in tutte le materie che gli venivano proposte. Del che porterei qualche prova, se non parlassi di cosa che tante centenara e migliara di persone ancor viventi hanno sperimentata e dirò in tutte le materie.
      Nell'istorie sacre e profane faceva trasecolare col rispondere co' fatti precisi, co' luoghi, tempi, occasioni, come se la sua fantasia fosse la tavola, ove mirasse tutte le cose successe.


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Vita del padre Paolo
di Fulgenzio Micanzio
pagine 190

   





Paolo