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      Et in questo particolare entrano due cose maravigliose. L'una che mai gli fu proposta materia nella quale prontamente non rispondesse con tanta sodezza, come se quella fosse stata unica sua professione, e non era risoluzione o risposta cosí sprovista, che non paresse longamente e con gran studio meditata e da non potersi migliorare; et in sedici anni non si potrebbe per avventura trovare una sorte di materia in quale non fosse consultato; perché anco da' tutte le città suddite in casi i piú difficili era ricercato il suo parere, de' testamenti, de' matrimonii, de' fidecomissi, d'eredità, sino di ponti d'onore in far paci. Lascio i toccanti rispetti publici e la sostanza del governo.
      Nella materia beneficiale, tanto astrusa e moltiplice in tutti i generi di controversie ecclesiastiche, è gran cosa ch'in tante mai mettesse il piede in fallo, sí che la corte di Roma medesima abbia potuto trovare in che reprovare un suo giudicio. Ma tutte le volte ch'è occorso avere i consulti di diversi, anco delle piú famose università e collegii, s'il padre ha avuto parere diverso da quelli che rispondevano ad instanza della parte, sempre nelle giudicature è stato il fine tale, che mostrava il padre aver toccato il punto. In tutte le liti de' privati sempre le sue risposte sono state gl'oracoli. E si può qui chiamare la coscienza di tanti che vivono a riconoscer questa verità e se in tante consultazioni, che passano le migliara, egli ha mai errato nel suo giudicio. Questo è il disvantaggio di chi scrive la vita di questa anima divina, che quelle cose che potrebbono parer iperbole e retoricazioni, non arrivano ad esprimere quello ch'è, e fu molto piú infatti di quello che si narra.


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Vita del padre Paolo
di Fulgenzio Micanzio
pagine 190

   





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