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      Delle cose di governo non conviene dir altro se non che l'eccellentissimo senato, idea della prudenza politica cristiana, lo sa. L'altra cosa, certo rara, sarà che avendo cosí liberalmente prestato servizio nelle cause private, cosí ecclesiastiche, come secolari, come se riputasse la forza de' doni, magica, a cui la fizzione assoggettando anco gli dei, ammoniva gl'uomini a guardarsene, mai ha voluto ricever ricognizione da chi che sia pur di minima cosa; che qualch'altri avrebbono et hanno arrichito di somme grandissime di contanti, e non posero opera in un decimo de' negozii. E non è che molti, conosciuto il merito, non abbiano provato di riconoscerlo; ma a gloria di Dio e di questa eccellente creatura, nissuno dirà mai ch'abbia ricevuto cosa pur minima, contento del solo premio di far bene. E se dopo il servizio di Dio e del publico gl'avanzava tempo, non perdeva un sol momento di leggere, farsi leggere, formar in carte figure matematiche, astronomiche, dissegni di varii istromenti, che lascerando poi, mostrava essergli un solo passatempo. Piú di tutto dava al Testamento Nuovo et alle morali. In fatti l'umano intelletto è insaziabile. Questa era la vita del padre, mista singolarmente d'attiva e contemplativa, con prestar a Dio quello che poteva, al suo prencipe quello che doveva, al suo dominio piú che non doveva per altra legge che di carità.
      Ma però né anco questo instituto, cosí pio, cosí santo, poté placare gl'implacabili, come avviene nelle machine di molti pezzi et istromenti, che se bene il moto ha principio da una dominante, nondimeno impresso nell'altre non cessa, benché la principale piú non muova; anzi che l'impressione nelle parti minori rapisce quasi violentemente anco quella che diede il moto da principio; cosí in alcuni governi, il moto che cominciò dal prencipe e fu impresso in molti de' ministri, seguita in questi, benché il prencipe l'abbandoni.


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Vita del padre Paolo
di Fulgenzio Micanzio
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