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      E passato a Roma et indi a Venezia, rifferí al padre che 'l pontefice gli domandò distintamente il successo, et intendendo il diportamento del padre, ne mostrò piacere e proruppe anco in simili concetti, che veramente aveva da diverse parti che 'l padre era molto amico della giustizia e procedeva con prudenza e sincerità. E vicendevolmente il padre desiderava e pregava longa vita a quel pontefice, e che gli sopravivesse, com'era anco d'età minore di circa un anno. Et agl'intimi diceva, come per forma di pronostico, che papa Paolo aveva già deposta la mala volontà; ma se fosse morto, chiunque gli succedesse avrebbe portato in quella Sede l'odio medesimo, perché duravano gl'effetti della passata controversia come le cicatrici, et avrebbe voluto in qualche maniera farne anco dimostrazione. Né punto s'ingannò il padre nel suo giudizio, come si dirà appresso.
      Ma nonostante la malevolenza, è cosa piú che certa ch'anco in Roma, appresso i gran prelati era tenuto in somma stima, e che nell'istesso parlare di lui in sodisfazzione della corte e degl'interessi suoi, scoprivano però d'averlo in concetto di grand'uomo, cosí per la bontà, come per l'erudizione, et è certo, che 'l cardinal Bellarmino anco publicamente biasimava che fosse stato tenuto poco conto di cosí grand'uomo, e diceva che s'aveva potuto aver al servizio della Chiesa col solo dargli a nasare un fiore secco; che tali furono le sue parole; credendo che 'l padre fosse restato disgustato della corte, perché papa Clemente avesse due volte ricusato dargli un piccolo vescovato: l'uno quello di Milopotamo e l'altro quello di Nona in Dalmazia.


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Vita del padre Paolo
di Fulgenzio Micanzio
pagine 190

   





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