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      E nell'officiosità, contra la quale pareva, quando si trovò in piú bassa fortuna, manchevole, era divenuto cosí pronto che, se non poteva fare a chi lo ricercava servizio e cortesia, se n'attristava in modo che non poteva celar il suo dispiacere e si vedeva una malinconia manifesta. In una cosa era stato a se stesso insuperabile, nell'attività e risoluzione; perché come in speculativa era subito e pronto, cosí nel consultar l'operare pareva grandemente irresoluto. Volgeva, rivolgeva, mai pareva pienamente sodisfatto, e sempre piú cresceva in questa fluttuazione. Onde vengo alle volte in parere ch'una mediocre prudenza faccia gl'uomini attivi e resoluti, ma ch'una troppo grande, accompagnata da straordinario saper dell'istorie et osservazione degl'essempii et eventi, gli faccia timidi e restivi; o pure che questo sia affetto proprio et insuperabile della vecchiezza; overo che la grandezza d'una tal anima riguardasse ormai tutte le cose cotanto inferiori, che gli fosse una remora nell'attività. Posso ben assicurare ch'era ridotto a cosí grand'indifferenza degl'eventi umani, quanto possi alcuno aspirare.
      Parmi necessario defraudar il padre di quello che gli sarebbe la cima et il supremo grado delle sue eroiche e perfettissime virtú, e mostrarebbe un cuor intrepido et una costanza nella rettitudine; invariabile col narrar la vera cagione perché alcuni senatori, non solo i principali, ma i primi e di case amplissime, gli prendessero la malevolenza, che sino che hanno avuto vita, anco dopo la morte del padre, non hanno potuto dissimulare.


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Vita del padre Paolo
di Fulgenzio Micanzio
pagine 190