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      Ma allora tutto quel che si è fatto nel mondo moderno per alleggerire le catene che gravitano sullo spirito della donna è stato un errore. Non bisognava mai dar loro una istruzione letteraria. Donne che leggono, ed a doppia ragione, donne che scrivono sono, nello stato attuale, una contraddizione ed un elemento perturbatore: si ha avuto torto d'insegnare alle donne altra cosa oltre la loro parte di odalisca o di ancella.
     
      II
     
      Giova ora entrare nella discussione dei particolari della questione movendo dal punto in cui siamo arrivati, la condizione che le leggi aggiungono al contratto matrimoniale. Siccome il matrimonio è il destino che la società forma alle donne, l'avvenire al quale si educano, e la meta alla quale s'intende che tutte camininino, quelle eccettuate che non hanno sufficienti attrattive perchè un uomo possa scegliere fra esse la compagna della sua vita, v'è luogo a credere che si è fatto di tutto per rendere questa condizione più desiderabile che sia possibile, affinchè le donne non abbiano alcuna ragione di rammaricarsi di non aver potuto sceglierne un'altra. Niente affatto: la società in questo caso, come in tutti gli altri, ha preferito giungere al suo fine con mezzi vergognosi piuttosto che con mezzi onesti. È il solo caso nel quale essa abbia in fondo persistito quei suoi traviamenti. Nel principio si prendevano le donne per forza, oppure il padre le vendeva al marito. Da poco tempo ancora in Europa un padre avea diritto di disporre di sua figlia e maritarla, senza riguardo ai suoi sentimenti.


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La servitù delle donne
di John Stuart Mill
Carabba Editore Lanciano
1932 pagine 161

   





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