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      Ciò non vieta loro di vincolarsi mediante speciale accomodamento onde conservare i loro beni ai loro figli. V'hanno persone il cui sentimento è urtato dal pensiero d'una separazione di beni, come da una negazione dell'idea del matrimonio, la fusione di due vite in una. Per conto mio, io parteggio energicamente quanto chicchessia per la comunione dei beni, quando questa risulta fra i proprietari da una intera unità di sentimenti che fa tutto comune fra loro. Ma non ho però nessun gusto per la dottrina, in forza della quale, ciò che è mio è tuo, senza che quel che è tuo sia mio; io non vorrei saperne di un simile trattato con chicchessia quand'anche dovesse stipularsi a mio profitto.
      L'ingiustizia di questo genere di oppressione che gravita sulla donna è generalmente riconosciuto, si può porvi rimedio senza toccare alli altri punti della questione e non v'ha dubbio che non sia la prima a cancellarsi. Già a quest'ora in molti stati nuovi ed in parecchi degli antichi stati della Confederazione Americana, si è messo, non nella legge soltanto, ma altresì nella costituzione, delle disposizioni che assicurano alle donne gli stessi diritti che agli uomini, da questo punto di vista, e migliorano nel matrimonio la condizione delle donne che posseggono, lasciando nelle loro mani un istrumento potente del quale non si spogliano maritandosi. Rimane con ciò impedito che, con abuso scandaloso del matrimonio, un uomo s'impadronisca dei beni di una fanciulla persuadendola a sposarlo senza contratto.


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La servitù delle donne
di John Stuart Mill
Carabba Editore Lanciano
1932 pagine 161

   





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