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      Il rimprovero significa che le donne compiono troppo fedelmente l'unico dovere che si insegna loro, ed il solo press'a poco che si permetta loro di praticare.
      Quando i possessori di un privilegio fanno delle concessioni a quelli che ne sono privi, accade di rado che ciò sia, per altra ragione che perchè questi acquistano il potere di estorcerlo. È probabile che gli argomenti contro le prerogative di un sesso attireranno poco l'attenzione generale finchè si potrà dire che le donne non si lagnano. Questo fatto permette certamente all'uomo di conservare più a lungo un ingiusto privilegio: ma ciò non lo fa meno ingiusto. Si può dire esattamente la stesa cosa delle donne rinchiuse negli harem degli Orientali, esse non si lagnano di non godere della libertà delle donne d'Europa. Esse trovano le nostre donne orribilmente sfrontate. Quanto è rado che anche gli uomini si lagnino dello stato generale della società, e come questi lamenti sarebbero ancora più rari se non sapessero esservi altrove un altro stato! Le donne non si lagnano della sorte del loro sesso, o piuttosto se ne lagnano, poichè le lamentevoli elegie sono comunissime negli scritti delle donne, e lo erano ancora più quando i loro lamenti non erano sospetti d'aversi di mira un cangiamento di condizioni pel loro sesso. I loro lamenti sono come quelli che gli uomini fanno sulle miserie della vita; esse non hanno la portata di un biasimo e non reclamano un cangiamento. Ma se le donne non si lagnano del potere dei mariti, ciascheduna si lagna del suo, o di quello delle sue amiche.


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La servitù delle donne
di John Stuart Mill
Carabba Editore Lanciano
1932 pagine 161

   





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