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      L'idea cavalleresca è l'apogeo dell'influenza dei sentimenti delle donne sulla coltura morale della società, se le donne dovessero restare nella loro posizione subordinata sarebbe a rimpiangere che il tipo cavalleresco sia scomparso, poichè potea sol'esso moderarne l'influenza demoralizzatrice. Ma dopo i cangiamenti sopravvenuti nello stato generale della umanità, era inevitabile che un ideale di moralità tutto diverso si sostituisse all'ideale della cavalleria. La cavalleria fu uno sforzo per introdurre degli elementi morali nello stato sociale ove tutto dipendeva in bene od in male dal valore della persona, dall'influenza benefica della sua delicatezza e della sua generosità. Nelle società moderne, gli stessi affari militari non sono più determinati dallo sforzo dell'individuo ma dell'azione combinata di un gran numero d'individui; d'altra parte l'occupazione principale della società ha cangiato, la lotta armata ha ceduto il posto alli affari, il regime militare al regime industriale. Le esigenze della vita nuova, non escludono meno delle antiche la generosità, ma non ne dipendono più interamente; i veri fondamenti della vita morale dei tempi moderni devono essere la giustizia e la prudenza; il rispetto di ciascuno ai diritti di tutti, e l'attitudine di ciascuno a pigliarsi cura di sè stesso. La cavalleria non opponeva freno legale a nessuna delle forme del male che regnavano impunite in tutti i strati della società, e s'accontentava d'incoraggiare alcuni uomini al bene e stornarli dal male facendosi arma della lode e dell'ammirazione.


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La servitù delle donne
di John Stuart Mill
Carabba Editore Lanciano
1932 pagine 161