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      Quanto alle relazioni della vita privata, si può dire in modo generico che la sua influenza incoraggia le virtù dolci, e sconforta le virtù austere; ma è d'uopo temperare questa proposizione per tutte le eccezioni che possono fornirci le differenze particolari dei caratteri. Pei maggiori dibattimenti in cui la virtù si trova impegnata nel mondo, i conflitti fra gl'interessi ed i principii, l'influenza delle donne ha una tendenza assai poca determinata. Quando il principio impegnato nel conflitto è del piccol numero di quelli che ha impresso su di loro l'educazione morale e religiosa, le donne sono ausiliarii possenti della virtù e spingono sovente i mariti ed i figli ad atti d'abnegazione dei quali essi non sarebbero da soli capaci. Ma coll'educazione attuale delle donne e la posizione che è loro fatta, i principii morali da esse ricevuti non si estendono che su una porzione relativamente debole del dominio della virtù: sono d'altronde i principii principalmente negativi: essi vietano atti particolari, ma non danno nulla da fare coll'indirizzo generale delle idee e delle azioni. Temo di dover confessare che il disinteresse, l'impiego consacrato delle forze a fini che non promettono alla famiglia nessun vantaggio trovano di rado l'appoggio o l'incoraggiamento delle donne. Puossi biasimarle fortemente di staccarsi da fini dei quali non hanno imparato a vedere i vantaggi, che dilungano da loro gli uomini che loro appartengono e li tolgono agli interessi della famiglia? Tuttavia ne risulta che l'influenza delle donne è spesso lungi d'esser favorevole alle virtù politiche.


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La servitù delle donne
di John Stuart Mill
Carabba Editore Lanciano
1932 pagine 161