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      In terra pax! Ma quando mai venne pace alla terra?
      Il coro continua:
      Hominibus bonae voluntatìs.
      Queste parole sono una rivelazione.
      Pace agli uomini di buon volere!
      Ed il mondo non vuole la pace! A chi si deve ascrivere la mancanza di pace?
      Non ode altro.
      Non è per la colpa della Chiesa e del Nume, se pure esso esiste, che la pace non regna sul mondo, ma per la mala volontà degli uomini.
      Gli angeli annunziarono la pace. Non crede che furono gli angeli, ma l'annunzio fu dato. Si promise la pace ma si chiese in cambio buon volere Qual meraviglia, se gli uomini non avendo offerto la loro buona volontà non abbiano avuto la sospirata pace?
      La pace? Poteva egli portare al mondo la vera pace, fondata su di una forte, ben sentita e ben radicata anarchia, se gli uomini non erano di buon volere?
      A che cosa avrebbe giovato il gettito della bomba se gli uomini, ed i più bisognosi, i più reietti in modo speciale, facevano brutto viso all'anarchia e si rifiutavano di occuparsi della loro misera sorte e di cercare i remedi opportuni al loro male ed a quello della società?
      Doveva gettare la bomba?
      Non in chiesa.
      Dunque sulla via; in qualche ritrovo di ricchi, di gaudenti, al caffè, in teatro?
      Con qual profitto?
      Urgeva qualche cosa di ben più importante. Bisognava organizzare le file anarchiche e fare la propaganda al vangelo dell'anarchia. Un libro anarchico, diffuso in migliaia di esemplari, avrebbe giovato assai di più di cento bombe.
      Non doveva dunque lanciarla?
      Narciso Rossi che cosa avrebbe detto? Lo avrebbe schernito, avrebbe raccontato a tutti la sua viltà, perchè egli, l'idealista, si era rifiutato di aiutarlo, per disciplina di partito, per stare agli ordini dei superiori, mentre l'altro, il ribelle, l'audace, non aveva trovato il coraggio necessario.


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I sogni dell'anarchico
di Ugo Mioni
Libreria Artiginelli Milano
1922 pagine 134

   





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