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      Qui corre il denaro più che in altro luogo ed è città libera pur come è il mare e senza leggi dà leggi ad altri. E quel che sopra tutto è da notar per meraviglia, benché vi siano tante diversità di sangui e di costumi, evvi però una pace ed equità incredibile. Il che tutto procede dalla accurata providenza e valor di chi la governa. Qui a gara i più scelti ingegni in tutte le arti e professioni convengono, tutte le virtù vi regnano, le delizie e piaceri si gustano, i vizi si estirpano e vi fioriscono tutti i buoni costumi. Negli uomini il valor, senno e cortesia è notabile; la bellezza, accortezza e castità è riguardevole nelle donne; ed in somma questa benedetta città è favorita da Dio di ogni sorte di beneficio che si possa desiderare, perché teme sua divina maestà ed è religiosissima e ricognitrice dei doni celesti; e dopo Dio è devotissima e obedientissima al suo Principe, il qual (acciò nulla manchi a sì felice e ben ordinata Repubblica) in bontà, prudenzia e giustizia non ha chi l’agguagli.
      In questa dunque veramente città divina, residenzia de tutte le grazie ed eccellenze sopranaturali, fra le più chiare e reputate famiglie si trovarono, non ha gran tempo ed ancor si trovano alcune nobili e valorose donne di età e stato diferenti, ma di sangue e costumi conformi, gentili, virtuose e di elevato ingegno, le quali, percioché molto si confacevano insieme, avendo tra loro contratto una cara e discreta amicizia, spesse volte si pigliavano il tempo e l’occasione di trovarsi insieme in una domestica conversazione; e senza aver rispetto di uomini che le notassero, o l’impedissero, tra esse ragionavano di quelle cose che più loro a gusto venivano; quando di loro donneschi lavori ed ora di onesti spassi trattando e talora alcuna di esse, a cui piaceva la musica, pigliandosi un liuto in mano, overo al suon d’un ben ordinato arpicordo la soavissima voce accordando, a sé ed alle compagne era d’un gratissimo passatempo cagione; altra, che chi di poesia si dilettava, recitando alcun verso nuovo e leggiadro, trovava nuova e dilettevol maniera d’intratenirsi alla giudiciosa ed intendente compagnia.


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Il merito delle donne
di Moderata Fonte
pagine 220

   





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