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      Ma sopra tutte le cose, benché in parte gli avesse qualche inclinazione, non debba a patto alcuno lasciarsi intender, ma celarsi quanto può, per non gli dar una minima speranza, a fine che non diventi arrogante e molesto, né osi tentarla di maggior cosa; perché molte volte la lunga molestia e le continue preghiere di persona che s’ami e se le creda, sono bastanti a mover un cuore e spezialmente di donna tenera, semplice ed appassionata; poiché si dice per proverbio, che la goccia continua rompe al fin le durissime pietre».
      «Questo saria ben fatto - rispose a ciò Leonora - se noi lo potessimo fare, ma siamo di tanta semplicità e di così gentile e delicata natura, che crediamo facilmente e per esser poi tanto ancor pietose ed amorevoli, non possiamo schivar di non amare, se ben con sincerità e buona mente, pensando che ancor gli uomini siano simili a noi, così in esser veraci, come puri di animo nell’amarci e, giudicando il cor loro dal nostro, ne segue da questo ogni nostra rovina».
      «Ditemi un poco, cara dolce Corinna - disse Elena - donde nasce questa tanta bontà e simplicità che, come è detto, si ritrova in noi altre donne più che ne gli uomini?».
      «Io non credo - rispose costei - che proceda da altro rispetto, salvo che dalla nostra natural disposizione e complessione, la qual per esser, come affermano tutti i savi in questa materia, fredda e flemmatica, ci rende per consequentia più quiete, più deboli, più apprensive di natura, facili a credere ed a piegarsi; la onde rappresentandoci qualche bella prospettiva, ancor che finta, qualche perla da vista, subito riceviamo l’imagine, che in se stessa è falsa, per vera, come ha detto Cornelia.


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Il merito delle donne
di Moderata Fonte
pagine 220

   





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