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      Enone, già abbandonata da Paride per Elena, veggendolo morto, al fine gli morì sopra di dolore. Che vi par di Porzia moglie di Bruto, che per la morte del marito, essendole vietato con che uccidersi, inghiottì gli accesi carboni? Giulia moglie di Pompeio solo in mirar la sua veste piena di sangue, perché dubitò della vita di lui, si alterò tanto che si sconciò essendo gravida e morì incontinente. Lascio di contar di Laodomia, di Polissena ed altre, che non volsero viver dopo la morte de i mariti loro e d’infinite, che li accompagnarono ne i disagi, ne gli essili e fin alla morte lor furono fidelissime e amantissime, che ben son certa che tutte voi così le sapete, come io con quello essempio infin delle donne Indiane che dopo la morte del marito (poiché ad uso loro avea un marito più moglie) combattevano insieme qual fusse stata più favorita da lui e quella che rimanea vincitrice, lieta si abbruggiava seco».
      «Voi non dite anco - disse Cornelia - di quelle donne di Lacedemonia, che essendo i lor mariti in prigione ed avendo ottenuto licenzia da lor nimici, per andarli a visitare, si spogliarono i panni feminili e ne vestirono i lor uomini, e restando nel lor abito, per il che ne furono uccise, mandando essi fuori del pericolo».
      «E quelle altre - aggiunse Lucrezia - che essendo presa la lor città ed avendo da nemici impetrato di potersene andar salve con quel che potessero portar seco, lasciando star ogn’altra cosa, esse con ogni lor sforzo, ne portarono chi ’l marito, chi ’l padre, chi ’l figliuolo e chi ’l fratello e nude con essi soli lasciarono la lor patria con tutte le facoltà in preda de lor nemici.


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Il merito delle donne
di Moderata Fonte
pagine 220

   





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