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      ».
      «Signora no - rispose Corinna - che se ben ella ha il suo lume dal sole, è però diferentissima di proprietà e virtù per la sua eccessiva umidità. La luna è più vicina a noi di tutti gli altri pianeti e seguendo il suo corso naturale ed ordinario col suo crescere e scemare, pienezza, renovazion ed ecclissi, causa infiniti effetti vari, ora da per sé ed ora co ’l mezo o compagnia d’altri accidenti; nell’aria, or mettendovi lampi, tuoni, nebule, caligini, venti, pioggi e tempeste; or serenandola e facendo buon tempo; e così alterando il mare con sue crescenzie e discrescenzie, or empiendolo nel mezo, or nelle rive di esso, cagiona le impetuose procelle e le fortune pericolose, commovendo co ’l suo movimento instabilmente il flusso e reflusso di quello. Oltra di ciò non ha meno auttorità sopra la terra, ne i campi, nelle biade ed arbori, di quello che s’abbia il sole, come si è detto. Di più con la sua molta umidità è molto contraria alla salute de i corpi nostri e molta forza ha nelle infirmità dell’uomo per alterar e minuir i mali che avengono; e per ciò i medici sogliono osservar molto i punti di essa luna, perché quel moto e mutazion che ella a punto fa nel mare, si può dir che faccia nel corpo umano».
      «Ma come genera ella le nebule e per consequente le pioggie?» disse Elena.
      «Si generano le nebule - aggiunse Corinna - e per consequente le pioggie da i vapori terrestri levati in aria da i venti meridionali per cagion di essa luna, la qual sì come ho detto, di natura amando l’umidità e ricevendo calor soverchio dal sole, sì come dell’umidità della terra e del mare.


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Il merito delle donne
di Moderata Fonte
pagine 220

   





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