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      Così la serenità overo è causata da i venti boreali, overo spesse volte anco da essa luna; perché ritrovando ella in aria le nebule e per la propinquità del sole avendo bisogno di umidità, si serve di quella che si trova più appresso e ricevendola in sé viene a serenar e far buon tempo. Fa ella il suo corso in giorni diecinove e ore 12».
      «In vero - disse la Regina - egli è stato un gran sapere dell’uomo l’aver avuto cognizion in sin delle cose che ci sono tanto lontane».
      «Se si trovano - disse Lucrezia - delli animali che ne hanno intelligenza, che maraviglia che l’uomo, c’ha intender celeste, ne abbi saputo tanto?».
      «L’ho udito a dir ancor io - replicò ella - e spezialmente molti uccelli, li quali par che sappino queste mutazioni e lo danno da intendere a noi con vari segni».
      «Questo - seguì Corinna - si vede ogni giorno per esperienza delli uccelli domestici, li quali ci vanno per casa che, avendosi a mutar l’aria, sbattono l’ali, volano e gridano oltre loro costume, come i galli, le ocche e si fatti; ma sopra tutti sono i corvi e le cornacchie annonziatori di molte cose future e di bene e di male, come disse quel poeta:
     
      Qual destro corvo, o qual manca cornice,
      Canti il mio fato, o qual Parca l’inaspe».
     
      «Deh - disse Leonora allora - veggio ben Lucrezia, che voi uscite di termini, perdonatemi. Avemo da ragionar contra gli uomini, materia così a proposito e che non ha fine e volete che si parli di luna, di nebula, di uccelli e di sì fatte fillastrocche; or se volete dir di cosa instabile, qual cosa è più de gli uomini?


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Il merito delle donne
di Moderata Fonte
pagine 220

   





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