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      La pelle si sa di quanto utile sia in vari lavori; la carne a mangiare, le corna e l’unghie a diverse operazioni; è appresso animal mansueto, tardo e di maninconica natura, è la sua carne buona, saporita al gusto, ma grave da digerire per gli stomachi gentili e delicati, perciò mentre è vitello è in più prezio, per esser di più lieve digestione e miglior nutrimento».
      «Si dice del vitello - disse Cornelia - che il suo piede posto in decozione per quaranta giorni e risolto in acqua ha virtù di scacciar le rughe della faccia e lisciar la pelle come di giovene di quindici anni».
      «Il capretto è sano, ma non già l’agnello per la sua molta umidità; le carni de salvatici come del cervo, che sopra diceste - disse Lucrezia - e damme e caprioli sono elle più o meno gravi da digerire de gli domestici?».
      «Più lievi - rispose Corinna - e di buono nutrimento».
      «Mi piace tanto l’udir a ragionar - disse Lucrezia - ch’io per ascoltarvi lascierei di buona voglia il dir male de gli uomini, se le altre lo permettessero, per intender da voi alcuna cosa, che mi è incognita, poscia che i difetti de gli uomini sono pur troppo noti a ciascuna di noi».
      «Anzi - disse Corinna - non son tanto noti come bisogneria che ci sapressimo più scherrnire, che non sappiamo; e possiamo meglio intendere la proprietà de gli animali irragionevoli, ancor che ci dovria esser più occolta per esser tanto diversa dalla nostra ed anco perché non sanno essi parlare, che quella di questi falsi a noi simili di natura, ma diversi di qualità e volontà, che mai ci dicono il vero».


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Il merito delle donne
di Moderata Fonte
pagine 220

   





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