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      Ch’amor regge suo imperio senza spada. Là onde vi pregamo e supplicamo ed in ciò vi facciamo voi stessi giudici, benché siate parte e si rimettiamo in tutto a voi, che date loco alla giustizia, approvando le nostre ragioni e sentenziando contra di voi, ma sarà in vostro favore sì certo; fattelo uomini, che vi trovarete ogni dì più contenti; essequite le domande nostre, levandoci l’occasion di più querellarci di voi, come so che per vostra bontà e prudenza farete, acciò viviamo quel breve tempo che ’l Signor ci ha dato in questa vita; perché ci amiamo e conversiamo insieme in pace, in carità ed amore; e con gli effetti mostrarete la verità di così giusta sentenzia». Di questo ragionamento di Leonora si presero le donne un grandissimo solazzo e molto dopo se ne risero. E la Regina disse:
      «Certo che voi Leonora parete assai buono così tra noi donne a dir le vostre ragioni, perché tutte tengon da voi, ma non so poi come reuscireste tra gli uomini».
      «Che pensate - replicò Leonora - che io facesse come accadde a quel figliuolo del pentolaio?».
      «Che fu di costui - disse la Regina - dite vi prego».
      «Un pentolaio - seguì ella - mandò già un suo figliuolo in studio con pensiero che riuscisse intelligente e col tempo di addottorarlo. Or essendo in capo di alcuni anni venuto questo tempo così desiderato, il padre si fé un giorno venir questo suo figliuolo a casa e ragionando sopra questo addottoramento, gli dimandò il padre se gli dava il cuore di riuscire alla prova e di saper ben rispondere alle dimande e questioni, che gli sariano state proposte e rispondendo il giovene de sì: “Orsù, aggiunse il padre, ecco che io voglio prima udir io alquanto delle tue virtù per saper se riuscirai, facciamo così tra noi un poco di sperienzia” e ridotolo in una camera, dove erano molte di quella massarizie che di sua mano fabricava, tolse molti di quei vasi e postili su una tavola così per ordine ed egli appresso, disse al figliuolo: “Or poniti qui all’incontro e fa pensiero che questi siano gli ascoltanti e questi sono i dottori che ti hanno da dimandare.


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Il merito delle donne
di Moderata Fonte
pagine 220

   





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