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      Fondata in pietra, in CRISTO, o caro pondoCh’in eterno ei sostien, felice pietra.
     
      Commendarono assai le donne il nuovo sonetto letto loro dalla graziosa Corinna. E la Regina seguì poi:
      «Non occorre parlar solamente di questo, che se si pensa bene, qual cosa oprano apunto questi padri coscritti, che non sia raro e maraviglioso e fatto con gran prudenza? Perché, inanzi che risolvino di farla, discorrono con quei lor bei giudici lungamente, massime quei che son di Pregadi e del Consiglio di X, ai quali è dato il maggior carico delle cose più importanti allo stato; poiché nel gran Conseglio si tratta del mutar magistrati e di altre cose minori».
      «Sempre - disse Lucrezia - questo aventuroso dominio si è governato con gran sapienza e sempre ha avuto uomini di gran senno e di gran bontà nel regger e determinar le cose di esso, come anco a nostri tempi si trovano aver oltra sì eccellente prencipe, tanti valorosi conseglieri, procuratori, savi, avogadori e censori e tanto illustre numero di eccellentissimi magistrati, i quali hanno tutti cura diligentissima e particolare de suoi sudditi e sono giustissimi giudici ben da dovero per sostentar la giustizia e le ragion di ciascuno. Appresso i quali notabili e principali di età e di grado vi sono poi quei giovani così prudenti, che par che nascano co ’l senno e che ’l giudicar sia loro proprio, come è veramente; le quarantie, i savi di ordini, i magistrati per le corti e altri sì fatti».
      «Deh - disse Leonora - io trasecolo, io impazzisco de fatti vostri, che m’andate così mancando nelle mani.


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Il merito delle donne
di Moderata Fonte
pagine 220

   





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