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      Per contro l'ordinamento positivo della repubblica, la distinzione tra la signoria regia e la comunale, fra gli ereditari privilegi dalle schiatte dei re e dei nobili, e l'assoluta uguaglianza de' cittadini, tutto ciò appartiene dappertutto ad un'epoca posteriore.
      Gli stessi elementi della religione e della scienza accennano a tracce di un'originaria comunione. I numeri sono gli stessi fino a cento (sanscrito çatam, ékaçatam, in latino centum, in greco ??????, in gotico hund); in tutte le lingue dicesi della luna che essa serve a misurare il tempo (mensis). Come l'idea stessa della divinità (sanscrito dêvas, latino deus, greco ????), così appartengono al patrimonio comune di questi popoli parecchie delle più antiche immagini religiose e immagini della natura. Il concetto del cielo come padre, della terra come madre degli enti, le solenni escursioni degli dei, che nei propri carri, su vie diligentemente tracciate, si recano dall'uno all'altro luogo, la sopravvivenza dell'anima sotto forma di ombra dopo la morte, sono pensieri fondamentali contenuti nella mitologia indiana non meno che nella greca e nella romana. Persino alcune individualità divine del Gange concordano anche nei nomi con quelle adorate sull'Ilisso e sul Tevere – così l'Urano dei Greci è il Varunas, e il Zeus, padre Giove, Diespiter, il Djâus pitâ dei Veda.
      Colle più recenti investigazioni su parecchie enigmatiche forme della mitologia ellenica cadde una luce inaspettata sulla mitologia indiana. Le vetuste figure delle misteriose Erinni non sono già d'invenzione greca, ma portateci dai più antichi coloni venuti dall'oriente.


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Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 327

   





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