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      10 La religione. Nè la cosa anḍ altrimenti per la religione. Anche in questo campo in Italia come nell'Ellade il fondamento della credenza popolare si basa su di un comune e primitivo patrimonio di istituzioni simboliche e allegoriche della natura; analogia del mondo divino e spirituale che nei successivi stadi del suo svolgimento doveva poi acquistare tanta importanza. E coś non è solo per caso che i culti dei due popoli concordano in molte immagini particolari, come nelle già menzionate figure del Zeus-Diovis e dell'Hestia-Vesta, nel concetto dello spazio sacro (???????, templum), in parecchie cerimonie e sagrificii. Ma cị non pertanto nell'Ellade come in Italia il culto prese forme coś spiccatamente nazionali e proprie, che persino quel poco che fu conservato dell'antico patrimonio riesce quasi irriconoscibile, e anche questo poco non fu inteso o male inteso.
      Nè poteva essere diversamente, poichè come per quella legge stessa, per la quale si divisero tra le due nazioni le grandi antitesi, che nel periodo greco-italico erano state strettamente congiunte, coś si divisero nel campo religioso l'idea e l'immagine, che fino a quel tempo avevano formato un tutto spirituale. Quegli antichi pastori greco-italici nel vedere le nubi cacciate qua e là all'orizzonte, potevano spiegare il fenomeno colla cagna degli dei che adunasse le spaventate vacche del gregge celeste; ma il greco dimentic̣ che le vacche erano propriamente le nubi e, del figlio della cagna degli dei, immaginato per un solo scopo, fece il messaggero degli dei pronto e idoneo a tutti i servigi.


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Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 327

   





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