Pagina (59/327)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Questi racconti sembrano fondati sulla somiglianza dei Siculi – dei quali al tempo di Tucidide ancora si trovavano gli avanzi in Italia – con i Latini.
      La sorprendente affinità di alcune parole dialettali della lingua greco-siciliana colla latina, non si potrebbe a dir vero invocare come prova d'una antica identità delle due lingue, ma piuttosto come una conseguenza delle relazioni commerciali tra Roma e i Greci della Sicilia. Nondimeno, secondo tutti gli indizi che si possiedono, non solo il paese latino, ma anche la Campania e il paese de' Lucani, l'Italia propriamente detta, compresa fra i seni di Taranto e di Laos, e la metà orientale della Sicilia, furono nei tempi primitivi abitati da diversi rami della nazione latina.
      Varia fu la fortuna di queste genti. Quelle stabilite in Sicilia, nella Magna Grecia e nella Campania, vennero a contatto coi Greci in un'epoca nella quale non erano in grado di opporre resistenza alla prevalente civiltà di questi ultimi e perciò o furono interamente ellenizzate, come avvenne in Sicilia, o fiaccate in modo che, senza opporre gran resistenza, soggiacquero poscia alla forza giovanile delle sopraggiunte razze sabine. Da ciò si deduce la ragione per la quale nè i Siculi, nè gli Itali, nè i Morgeti e gli Ausoni, giunsero ad avere una parte attiva nella storia della penisola. Ben altrimenti andarono le cose nel Lazio, ove non furono stabilite colonie greche, ed ove dopo dure lotte riuscì agli abitanti di resistere agli attacchi dei Sabini e dei settentrionali.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 327

   





Siculi Tucidide Italia Latini Roma Greci Sicilia Campania Lucani Italia Taranto Laos Sicilia Sicilia Magna Grecia Campania Greci Sicilia Siculi Itali Morgeti Ausoni Lazio Sabini