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      Parecchi indizi provano che questo fosse il centro e la sede primitiva della colonia cittadina.
      Sul Palatino si trovava il sacro simbolo, il cosiddetto Mundus, nel quale i primi coloni avevano deposto abbondantemente tutto ciò che occorre alla casa ed una zolla della cara terra natia. Qui era l'edificio nel quale si radunavano tutte le curie (curiae veteres), ciascuna al proprio focolare, per il culto divino ed altri scopi. Qui era il santuario (curia saliorum), che era nello stesso tempo il luogo dove si conservava il sacro scudo di Marte, il santuario dei lupi (lupercal) e l'abitazione del sacerdote di Giove. Sopra e vicino a questo colle, venne principalmente localizzata la leggenda della fondazione di Roma, e venivano indicati ai credenti la casa di Romolo coperta di paglia, la capanna del suo padre adottivo Faustolo, il fico ruminale presso il quale era stata spinta la cesta coi gemelli; l'albero di corniolo, ch'era sorto dal legno della lancia che fu il fondatore della città aveva lanciata dall'Aventino oltre la valle del circo in questa cerchia di mura, ed altre simili reliquie. Quest'epoca non conosceva ancora dei veri templi, e quindi nemmeno il Palatino ne conserva delle epoche più antiche. Ma le sedi comunali sono state ben presto trasportate altrove e perciò dimenticate; solo si può supporre che lo spazio aperto, intorno al Mundus, chiamato più tardi piazza di Apollo, il più antico luogo per l'adunanza dei cittadini e del senato, e la tribuna eretta sopra lo stesso Mundus, abbiano potuto essere il più antico centro del comune romano.


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Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 327

   





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