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      Così lo stato, come la casa, si componeva di indigeni e di stranieri, di cittadini e di domiciliati.
      5 Il re. Come gli elementi dello stato sono le stirpi, le quali si basano sulla famiglia, così anche la forma del comune tanto nel suo complesso, quanto nei suoi particolari segue l'esempio della famiglia. Alla famiglia la nazione stessa assegna il capo nel padre, col quale essa si forma, e alla morte del quale si scioglie; ma nel comune popolare, che deve avere perpetua esistenza, non vi è un padre dato dalla natura, almeno nella società romana, che si componeva di contadini liberi ed uguali e di cui nessuno vantava nativi privilegi di nobiltà di concessione divina.
      Perciò la famiglia popolare si nomina un reggitore (rex), che rappresenta il padre di famiglia di tutti; ond'è che nella sua abitazione o vicino ad essa noi troviamo ancora l'altare colla fiamma perenne e il ben custodito magazzino delle provvigioni del comune, la romana Vesta e i penati di Roma che rappresentano la visibile unità della grande famiglia che abbracciava l'intera Roma. Le mansioni del re cominciano dal momento della elezione; ma il comune gli deve fedeltà ed ubbidienza soltanto quando egli abbia convocato l'assemblea degli uomini liberi, atti alle armi, ed essi gli abbiano prestato formale giuramento. Allora egli ha nel comune la stessa autorità che ha il padre di famiglia nella sua casa e, come questo, governa per tutta la sua vita. Egli è in relazione cogli dei del comune, li interroga e li placa (auspicia publica) e nomina i sacerdoti e le sacerdotesse.


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Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 327

   





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