Pagina (140/327)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Quale origine avesse il conflitto e come si conchiudesse con la radicale distruzione di Alba la tradizione non dice; la lotta dei tre gemelli romani con i tre gemelli albani non è altro che una personificazione simbolica della lotta di due distretti potenti e affini, dei quali almeno il romano era uno stato costituito di tre elementi. Noi non sappiamo altro che il puro fatto del soggiogamento e della distruzione della città d'Alba per opera di Roma40. E non è da considerarsi che come una semplice ipotesi il fatto che nello stesso tempo in cui Roma si estendeva fino all'Anio ed ai monti Albani, anche Praeneste, che più tardi appare signora di otto vichi, e Tibur e parecchi altri comuni latini estendessero nell'istesso modo il loro territorio e gettassero le basi di una potenza, relativamente considerevole.
      3 Come si estendevano i territori. Più che le notizie di queste oscure guerre ci manca ogni dato preciso sul carattere e sulle conseguenze giuridiche di queste antiche conquiste latine. Nel complesso non si può dubitare che, seguendo l'antico sistema, ogni paese conquistato non venisse incorporato nel territorio romano. Senonchè i distretti congiunti per forza d'armi, non conservarono, come i tre antichissimi, una tal quale individualità, ma scomparvero intieramente nell'unità romana senza lasciare alcuna traccia di sè. Già fin dai primi tempi il comune romano non sopportava entro il suo territorio alcun centro politico fuorchè il suo capoluogo, e non tollerava colonie indipendenti, come facevano i Fenicii e i Greci, i quali prima fondavano colonie di protetti e associati, che si tramutavano in seguito in rivali della città madre.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 327

   





Alba Alba Roma Roma Anio Albani Praeneste Tibur Fenicii Greci