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      Si addivenne cosģ alla costruzione delle mura serviane. Questo nuovo e ininterrotto vallo cittadino incominciava a piedi dell'Aventino, presso il fiume, e circondava da tre parti questa collina, sotto la quale nel 1855 si scoprirono in due luoghi, parte sulla china di ponente verso il Tevere, parte sull'opposta china di levante, colossali reliquie di possenti fortificazioni, e frammenti di mura dell'altezza di quelle di Alatri e di Ferentino composti di ciclopici massi di tufo tagliati a forma di cubi, e sovrapposti e incastrati gli uni negli altri irregolarmente; risorta testimonianza della forza e dell'audacia di un popolo, imperitura come i suoi monumenti, e le cui opere spirituali dureranno ancora pił eterne di quelli.
      Le mura abbracciavano inoltre il monte Celio e tutto lo spazio dell'Esquilino, del Viminale e del Quirinale, ove grandiosi resti di una costruzione in peperino, scoperti nel 1862, in un possente terrapieno, che anche oggi desta meraviglia, e che suppliva alla mancanza dei mezzi naturali di difesa, e di lą si dirigeva fino al Capitolino, il cui ripido pendio verso il Campo Marzio formava la continuazione della cinta della cittą che, a monte dell'isola Tiberina, toccava novamente il fiume.
      L'isola Tiberina, unitamente al ponte di legno e al Gianicolo era piuttosto un sobborgo fortificato. Inoltre, se fino allora il Palatino era stato la rocca, veniva ora abbandonato alla libera costruzione edilizia e in vece sua si eresse sulla rupe Tarpea, aperta da ogni lato e facile a difendersi per il suo breve perimetro, il nuovo castello, l'arx Capitolium43 col pozzo del castello, con la cisterna (Tullianum) accuratamente cintata, con la camera del tesoro (aerarium), con la prigione e col pił antico luogo per l'assemblea della cittadinanza (Arca capitolina) sulla quale anche pił tardi hanno avuto luogo i regolari annunzi delle fasi della luna.


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Storia di Roma
1. Dalla preistoria alla cacciata dei re da Roma
di Theodor Mommsen
Stampa Aequa Roma
1938 pagine 327

   





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